Settimanale Sessuologo Roma : L' ANSIA CI AIUTA A VIVERE

Ascoltala, per ritrovare la strada migliore

L' ansia ci aiuta a vivere.Ascoltala, per ritrovare la strada migliore.

È ormai obsoleto ricordare che ansia viene riconosciuta come una malattia sociale, ne soffre il 95 % della popolazione. Essa viene combattuta con ettolitri di benzodiazepine e tonnellate di rimedi naturali come fitofarmaci e cannabis oramai diffusi a macchia d' olio.La nostra epoca viene rappresentata dal più alto tasso di consumo di ansiolitici e antidepressivi.

Ma lo sapevate che ansia è puro istinto di sopravvivenza ?

Dinanzi ad una situazione di pericolo, sarebbe un grosso problema, anzi sarebbe una patologia, se non avessimo l' ansia .

l' ansia, ci viene in soccorso, dovremmo ascoltarla e ringraziarla che sopprimerla e combatterla .

L' ansia Rappresenta la perimetrale oltre la quale non bisognerebbe eccedere.

Non solo l' ansia, ma tutte le angoscia, le depressioni e i sensi di frustrazione, andrebbero bene pur di imparare ad acuire l' udito.

Ci indicano che qualcosa non va nella nostra vita, nelle nostre relazioni, che non stiamo perseguendo i nostri intenti e la nostra voce e quanto essi siano stati oltraggiati ed ostacolati nel loro percorso.

Solo l' ansia l' angoscia, la frustrazione dicono: basta così .

Essi sono i nostri migliori amici e maggiori difensori del nostro istinto di sopravvivenza, rappresentano la perimetrale oltre la quale non bisognerebbe eccedere.

Il nostro pensiero a volte rimuove situazioni spiacevoli, ma al suo interno ha un inganno, nel senso che non ci riesce totalmente a farlo perché ciò che resta è la sensazione netta che qualcosa è accaduto.

Verrà fuori, ormai l' hai sgamata.Il vero problema non è l' ansia ma essa è soltantoIl punto di arrivo.

Dai senso alle Tue sensazioni, viviamo, se diamo loro ascolto, esse non andrebbero ne temute ne bloccate nel percepirle, se accolte, ci cambiano la vita e ci aprono su prospettive oltre i confini dell' ovvio.

Credo che la Tua frustrazione ed insoddisfazione del momento la debba inquadrare in tale direzione.

Sei stanca di tante cose che hai vissuto come ovvie.

Ti domandi il perché di tante scelte ed oggi ti sembra di averle fatte quasi perché si dovevano fare, così come opera di una forza che predestinasse la tua vita su certi vettori obbligati.

Ma obbligati da chi e da che cosa ? Dalle nostre inconsapevolezze o ostinatezze, da fattori genitoriali o popolari, o tanto più , a volte, dalla nostra ridotta presenza nelle azioni della nostra vita.

Ci domandiamo, perché lo ho fatto ? Rispondiamo , boh, così . Lo rifaresti ? Assolutamente no, o ci avrei pensato a lungo e meglio.

Cosa succede allora, siamo la stessa persona ma poi faremmo in modo diverso.

Non ce ne accorgiamo, ma certe volte NON CI SIAMO, non ascoltiamo noi, ma le nostre voci mentali degli altri, dei più cari, quasi a non volerli deludere, li rispettiamo al punto tale da ascoltarli e peggio ancora, dal realizzare scelte impegnate, posticipando la nostra voce . Ciò fino a quando qualcosa dentro di noi non funziona più, non sappiano cosa, ma le SENSAZIONI delL' ansia, della frustrazione e dell' angoscia, paradossalmente ci vengono in soccorso e in aiuto.

Ma come mai ci soccorre un qualcosa per il quale noi stessi chiediamo soccorso.

Chiediamo aiuto per l' ansia quando in effetti sarebbe la stessa ansia che ci verrebbe in soccorso.

Ma in che senso l' ansia ci verrebbe in soccorso ?

Essa ci riporta ad uno stato di coscienza e di veglia tale da realizzare che non stiamo seguendo la giusta strada, la nostra voce e le proprie sensazioni, ma altre, e che siamo aggrovigliati da altri, che per nulla avrebbero a che fare con noi.

giorgio burdi
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Studio BURDI
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