25/05/2018
Settimanale Psicologo
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LA DOCCIA DEI SENSI
Quando il corpo è un orchestra sulle note della pelle.
Farsi la doccia è un rituale che potrebbe sembrare solito e monotono, privo di significati, un gesto quotidiano con l' unica valenza di essere un atto igienico, ma con una certa attenzione può trasformarsi in una esperienza meravigliosa,
Fantastica sensazione intrinseca di un significato profondo. Detto così potrebbe assumere un significato inutile ma visto attraverso i mie occhi , è l esperienza più dolce ed energica che abbia mai potuto regalare a me stessa.
Una musica dolce in sottofondo, una luce soffusa hanno contribuito a far emergere al massimo le emozioni che per troppo tempo sono state chiuse e ovattate dentro me.
Finalmente io a confronto con me stessa. Mi attraverso fuori e dentro di me . Ed ecco che quella doccia si trasforma in qualcosa di più profondo. Sfioro le note della mia pelle mentre Il mio suono si fa prepotente come un dolby digital.
Il mio corpo accarezzato dalle mie mani che sfiorano dolcemente ogni parte di me. Le mie braccia, le mie gambe , il mio ventre ogni parte del mio corpo prende vita al tocco delle mie dita.
Quelle stesse che ogni giorno utilizzo per gesti quotidiani ed automatizzati, adesso diventano strumento per far venire fuori quella sinfonia che troppo tempo l' ho ascoltata in sottofondo: me stessa, il mio corpo.
Che bella armonia , sinuosita, delicatezza che il mio corpo mi trasmette, che perfezione in quella imperfezione! Che dolcezza, che profonda sensualità ho custodito dentro.
Queste mie gambe che ogni giorno utilizzo per spostarmi, per andare in posti diversi adesso le sto usando per entrare in un posto favoloso : me stessa. adesso le tocco con la consapevolezza che non sono solo un mezzo di trasporto , sono parte integrante di me, sono me! !!
Ogni curva, ogni poro della mia pelle si rinvigorisce al passaggio delle mie mani che si fanno sempre più delicate, che musica trasmette questo corpo adesso, è come aver accordato gli strumenti di un orchestra che adesso dirigo io.
La sinfonia la creo da me ad ogni tocco e rintocco. Ed ogni nota che viene fuori mi dà energia, ritmo.
il mio corpo prende vita....il mio corpo è vita che adesso è diventato più parte di me, consapevolezza di me, di chi sono . La consapevolezza di me sono io che è il mio corpo, è sentire di esserci e di esistere.
Adesso la musica la creo io ed ogni nota è perfetta perché è frutto di me....perché quegli strumenti sono accordati perfettamente dalle mie mani che sfiorano dolcemente i tasti, fanno vibrare gli archi, fanno pulsare le membrane dei tamburi creando una melodia senza eguali: me stessa.
In ognuno di noi c'è un orchestra composta da strumenti che aspettano di essere accordati da quell unico maestro che abbiamo dentro.
ENZA
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Contenuti redatti da Giorgio Burdi
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