25/05/2018
Settimanale Psicologo
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IL PREOCCUPATO CRONICO
Contro gli attacchi di panico, accetta l' impatto e arrenditi, tanto è un frontale contro la tua memoria.
Le
situazioni bisogna viverle fino in fondo, tutto ciò che resta solo
nella propria mente, resta solo elaborazione contestuale,
preoccupazione, ansia anticipatoria.
Le
preoccupazioni sono di per se elaborazioni anticipatorie della realtà .
Sant' Agostino suggeriva che preferisco occuparmi piuttosto che
preoccuparmi.
L' occupazione rappresenta l' oggettivizaazione della soggettiva preoccupazione.
Per
chi soffre d' ansia, di depressione o di attacchi di panico, notiamo
che la realtà risulta essere sempre molto diversa e migliore della
preoccupazione sulla realtà.
La
realtà si presenta come migliore del pensiero della realtà temuta .
Bisognerebbe solo provarlo per poter realizzare tutto questo.
Ma una vita allenati a temere la realtà, rende molto complicato il lanciarsi in essa senza temerla.
La
psicoterapia rappresenta la continua motivazione a sperimentare la
realtà temuta, la quale resta tenuta in quanto possiede la memoria di
un trauma .
La preoccupazione è la messa in atto nel presente di una memoria passata.
Un presente che non risulta mai essere presente, ma un presente passato.
Il
preoccupato vive nel passato, come un prigioniero in libertà vigilata,
nevroticizzato dal dover controllare sempre tutto. Se qualcosa sfugge,
diviene motivo di assoluta ansia.
È
molto curioso come riusciamo a complicarci la vita al punto tale che
molte volte, per tranquillizzarci, dobbiamo controllare la respirazione,
la deglutizione, il battito cardiaco, la sudorazione o peggio ancora
glia altri, dimenticando che tutto va e funziona da solo, anzi sarebbe
proprio il pensiero del controllo a bloccare il tutto a rendere la vita
assai più complessa.
È
necessario recuperare l' intelligenza della naturalezza, si, perché la
natura è intelligente è già tutta geneticamente sincrona, essa possiede
un suo codice di funzionamento di ordine interno universalmente
prestabilito.Noi possiamo solo vivere.
Allora i blocchi da cosa nascono ? Da una attività di pensiero nevroticizzata intorno alla memoria di un trauma.
Come
sboccarsi ? Oltre che a ricercare le cause di un trauma divenuto
memoria presente, attraverso un percorso psicanalitico, allenarsi a
lanciarsi a piccoli passi nella realtà. La memoria dei successi presenti
deve sovrastare quella degli insuccessi passati .
Allora
contro gli attacchi di panico, lanciati, arrenditi, accetta l' impatto
con la memoria del passato e con la tua preoccupazione.
Contro gli attacchi di panico, accetta il frontale, arrenditi, tanto è un frontale con la tua memoria.
giorgio burdi
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