25/05/2018
Settimanale Psicologo
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Negli ultimi 50 anni lo studio dei disturbi sessuali ha assunto grande rilevanza poiché la vita sessuale dell'uomo e della donna contribuisce in modo notevole al benessere psicofisico di ogni individuo. Oggi più che mai si fanno diagnosi complete che vedono la partecipazione combinata del medico specialista e dello psicoterapeuta sessuologo. Il primo visita l'individuo dal punto di vista prettamente fisico per individuare eventuali patologie o disfunzioni e fornire le terapie farmacologiche necessarie. Il secondo individua il disturbo psicologico e propone il percorso psicoterapeutico più adatto per la soluzione di tali disturbi.Spesso il disturbo sessuale può essere solo di natura psicologica, dovuto alle esperienze del soggetto, a problematiche di origine personale, familiare, religiosa, sociale o della coppia. Le persone con disturbi dell'eccitazione sessuale spesso inibiscono lo sviluppo di fantasie sessuali poiché le considerano peccaminose o disdicevoli. Alcune persone presentano una resistenza a lasciarsi andare e una paura di perdere il controllo del proprio corpo dinanzi al partner, può essere presente ansia da prestazione.Le sensazioni negative portano il soggetto ad uno stato di ansia crescente e di rifiuto per l'atto sessuale che non viene più vissuto come fonte di piacere ma come una fonte di stress. Spesso nei trattamenti di psicoterapia si interviene sulle convinzioni errate che il soggetto ha acquisito negli anni magari a causa di un'educazione troppo rigida o di un trauma.
Lo sviluppo della sessualità è un percorso delicatissimo che inizia dal concepimento e continua per l'intera vita, tantissimi sono i fattori che possono intervenire. Il disturbo da desiderio sessuale ipoattivo viene trattato con tecniche della terapia della Gestalt che mirano a far prendere coscienza di paura, rabbia, ansia e tutte le emozioni negative che influiscono sull'attività sessuale. Si utilizza la terapia psicodinamica orientata all'insight che permette di comprendere l'origine delle emozioni negative. Nella fase cognitiva il soggetto apprende le modalità per affrontare le situazioni di ansia e migliora la sua capacità di risolvere i problemi. Per i soggetti con scarso desiderio sessuale o con disturbo da avversione sessuale si utilizza l'induzione alla pulsione, invitando all'uso di materiale erotico quale libri o film che possono indurre fantasie sessuali.
Il soggetto viene invitato ad avere un contatto fisico col partner senza l'atto sessuale ma solo con carezze che non comprendono la zona genitale in modo da eliminare l'ansia della prestazione e stimolare il desiderio, quando l'ansia scompare si può invitare ad accarezzare anche la zona genitale. I disturbi sessuali spesso vengono affrontati dalla coppia,indipendentemente da quale dei due accusi il disturbo,poiché il disturbo coinvolge entrambi e non solo uno dei due.Nella coppia deve esserci il desiderio condiviso di vivere una vita sessuale soddisfacente, spesso lo psicologo deve riformulare concezioni errate sulla sessualità, deve lavorare sull'autostima del soggetto e conoscere i suoi desideri. La psicoanalisi studia la personalità del soggetto. Lo psicoterapeuta sessuologo indaga e comprende i conflitti emotivi che hanno dato origine ai sintomi, analizza il rapporto che il soggetto ha con il proprio corpo, utilizza esercizi di respirazione e fisici che allentano le tensioni che impediscono di vivere un rapporto sereno col proprio corpo. L'anorgasmia femminile è spesso causata da ansia durante il rapporto sessuale che inibisce l'orgasmo e non permette di concentrarsi sulle proprie sensazioni corporee. La paziente viene invitata ad osservare il proprio corpo nudo, i propri genitali e dopo l'osservazione viene invitata a toccare il proprio corpo per individuare le parti più sensibili da stimolare.
Quando la donna avrà acquisito la capacità di raggiungere l'orgasmo con la masturbazione, potrà in seguito farlo in presenza del partner per eliminare l'ansia legata al provare piacere dinanzi al compagno. Solo in seguito il patner potrà masturbare la compagna e infine passare al coito. Nel disturbo dell'orgasmo maschile spesso l'ansia da prestazione si presenta con l'eiaculazione precoce, in questo caso si consigliano esercizi di compressione del pene con le dita, sotto il glande, per qualche secondo, in modo da bloccare l'eiaculazione e in seguito riprendere per acquisire il controllo. Lo psicoterapeuta analizza le resistenze e la preoccupazione per l'eiaculazione imminente. Per l'anorgasmia maschile spesso ci si trova dinanzi a soggetti con scarsa capacità di lasciarsi andare e l'atto sessuale viene vissuto come un dovere e non come un piacere, l'uomo si sente usato e non eccitato dalla partner quindi rifiuta l'eiaculazione. Lo psicologo (la psicologa) utilizza la terapia del gioco e incoraggia le fantasie sessuali in modo da riappropriarsi delle sensazioni di piacere e riporta il rapporto sessuale ad un atto giocoso e piacevole e non ad una prestazione da assolvere. Lo psicoterapeuta analizza attentamente il soggetto valutando l'età, il tipo, l'insorgenza e la frequenza del disturbo, una volta individuata la disfunzione sessuale attua il percorso di psicoterapia di coppia più adatto.
Contenuti redatti da Giorgio Burdi